martedì 2 aprile 2013

quando si dice il tempismo


lui "lavorava da casa" che vuol dire giocava ai videogiochi tutti il santo giorno tra sonnellini una cannetta i simpson e le partite, io tornando dall’ufficio andavo anchea fare la spesa, ma specifico non era un nullafacente lavorava davvero in mezzo ai suoi svaghi (per onesta' intellettuale devo dirlo). Da aggiungere alla premessa il suddetto uomo era vegetariano, cosa da me sempre accettata e sostenuta da una cucina vegetarian-friendly in casa.
Un giorno finito di lavorare lo chiamo e gli chiedo "sto al supermercato buono che vuoi che compro?"
risposta "bho che ne so le solite cose"
Io da brava ragazza leggo tutte le etichette per comprare cose vegetariane che non contengano neanche una lieve traccia di carne o pesce ( io non sono vegetariana)
passo davanti ai formaggi e scelgo quelli buoni naturali biologici e quindi costosi  (che non mangio perche’ intollerante al lattosio)
compro il latte (di mucca che non bevo)
compro le uova (che praticamente non mangio quasi mai)
insomma arranco a piedi fino a casa con 2 bustoni pieni di cibo programmando gia' una buona cenetta per coccolarci un po' e tirarci su il morale arrivo a casa sudata e stanca e mentre ero ancora con il cappotto e le buste in mano mi annuncia: 
“comunque io da stasera a cena divento vegano”
Rispondo:
“queste sono le informazioni che si danno a chi ti chiama dicendo: sto facendo la spesa cosa vuoi che compri?”
risponde:
“vabbè dai l'ho deciso dopo la tua chiamata”

sono andata in bagno a piangere facendo finta di fare la doccia perche’ non avevo parole.



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