Ogni singola persona su questo pianeta la notte di capodanno decide qual'è l'obbiettivo del nuovo anno, è prassi, la fattibilità dipende dallo stato alcolico della persona, la serietà con cui ci si approccia alla "new year resolution" dipende dalla fattibilità, il dichiarare o meno il proprio obiettivo dipende dalla serietà (insomma tutto dipende da quello che vi siete bevuti al festone).
Partendo dal presupposto che, come tutti i miei conoscenti sanno, io sono un vera rompipalle su molti aspetti del consumo critico, del commercio equo e solidale, che boicotto la Nestlè io ogni sua sottomarca da almeno 15 anni, che potendo scelgo prodotti no brand, che sono per i materiali di riciclo, che non butto quasi niente, che preferisco oli e rimedi naturali ai cosmetici, che non compro prodotti testati sugli animali, che quasi non faccio shopping, che praticamente non compro surgelati, che cerco di comprare quanto più mi è possibile prodotti a km zero, che siano possibilmente biologici e di stagione (in Irlanda non è molto possibile devo essere onesta), che sono per il rispetto in toto dei diritti umani, che mi indigno anche solo per una battuta denigrante le donne e così via ovviamente senza mancare di ripetere e far notare a chiunque che sta comprando prodotti nestlè o che non sta facendo la differenziata eccetera...
Ragionando su questo punto ho deciso che per essere coerente e poter continuare a stressare quelle povere anime che mi capitano accanto, il nuovo anno, questo benedetto 2013, è l'anno del "impariamo a cucinare e a mangiare in maniera sostenibile".
Per sostenibile qua intendo (apriamo un momento filosofico di dialogo socratico e spieghiamoci bene per evitare malintesi) sostenibile per il corpo e per l'ambiente, non propriamente per le mie finanze visto che l'alimentazione cosidetta bio ancora costa un occhio della testa.
Questo vuol dire oltre al "mangiare sano", cosa che bene o male cuore di mamma mi ha sempre insegnato a fare e ad apprezzare, mangiare cose e/o utilizzare prodotti naturali che mi permettano di eliminare l'assunzione di integratori (che aimè purtroppo devo prendere), che migliorino le mie difese immunitarie naturalmente, che aiutino la mia pelle a non invecchiare troppo con un decremento di spesa di cosmetici, che facilitino il metabolismo a lavorare, che siano adatte allo stile di vita che faccio, che proteggano il mio corpo dall'usura dello sport, che mi permettano di comprare sempre meno prodotti già lavorati industrialmente, che mi permettano di ridurre la spesa di carne, che per altro ho deciso di non comprare più al supermercato ma solo da macellai locali (sperando che gli animali siano trattati meglio...sperando).
Quindi anni e anni persi a studiare fisiologia, anatomia, biologia cellulare, biochimica (di cui non ricordo una emerita ceppa) e via dicendo, ritornano in vaghi ricordi, ho ripreso in mano il libro di scienza della nutrizione, ne ho aggiunto uno di cucina macrobiotica, uno di cucina mediterranea, ovviamente google santo subito e la consulenza del saggio padre medico con mille specializzazioni (tra cui annotiamo medicina sportiva, scienza della nutrizione, anestesia e rianimazione, ginecologia e non so se mi dimentico altro) e ho cominciato le mie ricerche.
Al momento leggo, mi informo, valuto e sperimento, piano piano vi aggiorno sulle mie ricette sostenibili, ne ho già qualcuna devo solamente affinare alcuni dettagli.
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