Siamo i più “cattivi” d’Europa |
di Martina Celleno L’Italia sale al secondo posto della classifica dei “cattivi d’Europa” riguardo al rispetto dei diritti umani, primato deplorabile. Peggiore di noi solamente la Romania e sotto di noi tutti e 45 gli altri stati europei. Le accuse sono di xenofobia, maltrattamento dei migranti e delle minoranze etniche sia a livello giuridico che governativo che umanitario. Già dal 2007 la commissione europea redarguisce l’Italia per i trattamenti riservati agli immigrati irregolari, per la pericolosità di molte affermazioni pubbliche dei politici e per le proposte delle nuove leggi del “pacchetto sicurezza” accusando la classe politica italiana di diffondere sempre più un clima di intolleranza e razzismo nel nostro bel paese. Gli sgomberi di famiglie Rom con bambini, donne e malati, anche in pieno inverno, senza alcuna assistenza né alternative umanitarie, da Milano e Roma, città attualmente in preda a un'intolleranza spietata e raccapricciante, da Bologna a Firenze, da Torino a Napoli, da Verona a Pesaro, dove neanche la morte di due bimbi nel grembo delle madri, di etnia Rom, ha mosso le autorità locali a cambiare politiche, ovunque il clima è ostile a chi è diverso o socialmente in difficoltà. Pochi giorni fa nel parlamento europeo di Strasburgo si è discusso sulla situazione dei Rom in Europa: "La situazione è molto difficile in Italia ma non solo in Italia", ha spiegato il capogruppo socialista Martin Schulz, "dobbiamo evitare che succeda anche altrove ciò che è successo in Italia, e vogliamo sapere che cosa ha fatto in passato e che cosa intende fare in futuro la Commissione europea". La situazione italiana serve a dare il cattivo esempio a tutta Europa, si addita la nostra nazione come intollerante e ricca di odio, accuse non proprio infondate. L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OCSE) ha accusato l'Italia di stigmatizzare gli immigrati parlando degli attacchi contro i campi nomadi e osservando che la natura della recente campagna elettorale italiana ha portato a una cultura dell'impunità per chil ancia questi attacchi. Dichiarazioni xenofobe di politici e decreti volti a criminalizzare la sola condizione di immigrato irregolare spaventano tutta Europa e anche molti cittadini Italiani, le condizioni dei campi di accoglienza e delle condizione di detenzione per i reati fanno rabbrividire chiunque ne abbia avuto a che fare. Le proposte del “pacchetto sicurezza” così denigrato e temuto sono in breve : - un decreto legge che punisce con la reclusione e la confisca del bene per chi affitta un immobile a un immigrato irregolare, attribuisce più ampi poteri ai sindaci in materia di "ordine e sicurezza pubblica" e rende una circostanza aggravante di qualsiasi reato quella di essere stato commesso da un immigrato irregolare; - un disegno di legge che propone di considerare reato l'ingresso e il soggiorno irregolare in Italia e intende portare a 18 mesi il tempo massimo della detenzione nei centri a scopo di espulsione (ora di 60 giorni); - una bozza di decreto legislativo che prevede la cancellazione dell'effetto sospensivo dell'espulsione, recentemente attribuito al ricorso contro lo status di rifugiato; altre due bozze di decreti legislativi che inaspriscono le norme relative ai ricongiungimenti familiari e al soggiorno dei cittadini Ue. Con una legislazione come questa anche i richiedenti asilo, spesso e volentieri costretti a fare ingresso irregolarmente nei paesi dove cercano protezione, potrebbero essere accusati di aver commesso un reato, eventualità per altro espressamente esclusa dalla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati. In un rapporto del Commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani Thomas Hammarberg, dall’ultima visita in gennaio presso alcuni centri di accoglienza italiana esprime profonda preoccupazione per la sistematica violazione dei diritti umani di migranti e delle minoranze. La maggiore preoccupazione viene dai nuovi provvedimenti presi in materia di immigrazione e asilo, definiti eccessivamente duri, come l’aumento della pena per i migranti irregolari, il cosiddetto aggravante di clandestinità, oppure l’obbligo per i medici di denunciare gli irregolari che hanno bisogno di cure. |
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