giovedì 3 marzo 2011

IGNORANZA SULL’EDUCAZIONE SESSUALE

Pubblicato sul mensile what's up a giugno 2010

I ginecologi italiani lamentano la scarsa attenzione dei media sulle problematiche legate al sesso e invocano la complicità di volti noti ai giovani, in primis di presentatori televisivi e deejay.
di Martina Celleno

La tv è la fonte di informazione più qualificata sulla sessualità per oltre 300mila teenager italiani. Secondo una recente indagine internazionale è infatti ritenuta il punto di riferimento da ben il 10%, la stessa percentuale di chi si rivolge, in primo luogo, a insegnanti, fratelli o sorelle.
"Quando si toccano argomenti che riguardano l'educazione sessuale vanno utilizzate grandi prudenza e professionalità. - spiega Giorgio Vittori, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) -. Nel nostro Paese le esperienze sono a macchia di leopardo e probabilmente richiedono una strategia illuminata. Nelle scuole non viene sempre insegnata, anche se il 64% degli studenti lo chiede e il 44% auspica più dialogo su questi temi a casa".
Cominciare istituendo veri e propri corsi in cui i medici insegnino a presentatori e deejay come trasmettere contenuti chiave per vivere una sessualità responsabile e serena è la proposta lanciata dalla SIGO durante il Convegno nazionale “Adolescenti, sessualità e media” tenutosi a Roma alla fine di Aprile. In Italia non si parla abbastanza, soprattutto non abbastanza chiaramente ed apertamente, di tutto ciò che riguarda la sessualità. I molti taboo e le infinite parole "censurate" dai media rendono difficile e complicata la recezione di messaggi che riguardano il corpo e la salute, soprattutto quella femminile.

La preoccupazione dei medici
È la Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia a lanciare questo importante allarme, non uno studio sociologico, ma una categoria di medici che riscontra una gravissima carenza di informazioni corrette nei giovanissimi che troppo spesso li portano ad affrontare problemi che potrebbero essere evitati grazie solo ad una corretta informazione.
Conoscere il proprio corpo e cosa esattamente succeda, senza dubbi e con serenità, permette di scegliere con maggiore consapevolezza ogni dettaglio della propria vita sessuale: dal giusto anticoncezionale al giusto approccio al sesso vero e proprio.

Il pentimento sul sesso prematuro
Oltre all'aumento dei giovani affetti da malattie sessualmente trasmissibili, è sempre maggiore la percentuale di ragazzi che si pentono delle loro esperienze sessuali premature e in gran parte inconsapevoli. Secondo uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista “Pediatrics”, organo ufficiale dell’Accademia americana dei pediatri, immagini e dialoghi troppo espliciti e ripetuti nel tempo possono anticipare l’età del primo rapporto che, in Italia, secondo i dati SIGO, avviene senza precauzioni per il 37% delle ragazze.
"In mancanza di punti di riferimento gli adolescenti si rivolgono a Internet, radio e piccolo schermo: gli idoli dello spettacolo possono quindi influenzarli con comportamenti e messaggi, questo rende indispensabile formare correttamente questi personaggi", continua il dottor Giorgio Vittori.

“Siamo ancora arretrati sulla contraccezione”
Putroppo per i ragazzi anche il più semplice argomento come quello della contraccezione è difficile da affrontare non solo con adulti o amici ma anche con il/la proprio partner per i più giovani. La SIGO da tempo è impegnata su questo fronte, con un’attenzione costante alla comunicazione. "Ci rivolgiamo soprattutto agli adolescenti. – commenta il prof. Vittori – La conoscenza della salute riproduttiva è scarsa e i ragazzi non sempre possiedono gli strumenti per decidere quando avere il primo rapporto, quali sono le informazioni necessarie e soprattutto quali conseguenze e valori sono collegati alle esperienze sessuali. Il risultato? Aumento drammatico delle malattie sessualmente trasmissibili (clamidia, sifilide, gonorrea e AIDS), tassi di interruzione volontaria di gravidanza inaccettabili e 10.000 nascite ogni anno nelle teenager. Gli indicatori scientifici e di farmaco-economia parlano chiaro: siamo purtroppo arretrati sulla contraccezione, intesa come indicatore di utilizzo di strumenti di gestione della salute riproduttiva”.

Il servizio on line “Scegli Tu”
La SIGO già da cinque anni promuove il progetto "Sceglitu" (www.sceglitu.it) un servizio on line, reso possibile grazie ad un educational grant di Bayer Schering Pharma, rivolto sia ai giovani che ai ginecologi, che guida ed aiuta la scoperta del sesso.
L’impegno della Società scientifica si sta sempre più concentrando sui media, anche attraverso la definizione di un decalogo, presentato nel febbraio scorso, da condividere con autori e conduttori tv per utilizzare i vari format come veicolo di informazioni certificate. Tra le regole proposte spiegare che la responsabilità della contraccezione deve essere condivisa, informare sui duplici rischi di un rapporto non protetto (gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili) e sfatare luoghi comuni e convinzioni errate, come quella sull’efficacia del coito interrotto.

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