I
ginecologi italiani lamentano la scarsa attenzione dei media sulle
problematiche legate al sesso e invocano la complicità di volti noti
ai giovani, in
primis di presentatori televisivi e deejay.
di
Martina Celleno
La tv è la fonte di informazione più qualificata sulla sessualità per oltre 300mila teenager italiani. Secondo una recente indagine internazionale è infatti ritenuta il punto di riferimento da ben il 10%, la stessa percentuale di chi si rivolge, in primo luogo, a insegnanti, fratelli o sorelle.
"Quando
si toccano argomenti che riguardano l'educazione sessuale vanno utilizzate
grandi prudenza e professionalità. - spiega Giorgio Vittori,
presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) -. Nel nostro Paese
le esperienze sono a macchia di leopardo e probabilmente richiedono una
strategia illuminata. Nelle scuole non viene sempre insegnata, anche se il 64%
degli studenti lo chiede e il 44% auspica più dialogo su questi temi a casa".
Cominciare
istituendo veri e propri corsi in cui i medici insegnino a presentatori e
deejay come trasmettere contenuti chiave per vivere una sessualità responsabile
e serena è la proposta lanciata dalla SIGO durante il Convegno nazionale
“Adolescenti, sessualità e media” tenutosi a Roma alla fine di
Aprile. In
Italia non si parla abbastanza, soprattutto non abbastanza chiaramente ed
apertamente, di tutto ciò che riguarda la sessualità. I molti taboo e le
infinite parole "censurate" dai media rendono difficile e complicata
la recezione di messaggi che riguardano il corpo e la salute, soprattutto
quella femminile.
La
preoccupazione dei medici
È la
Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia a lanciare questo importante
allarme, non uno studio sociologico, ma una categoria di medici che riscontra
una gravissima carenza di informazioni corrette nei giovanissimi che troppo
spesso li portano ad affrontare problemi che potrebbero essere evitati grazie
solo ad una corretta informazione.
Conoscere
il proprio corpo e cosa esattamente succeda, senza dubbi e con serenità,
permette di scegliere con maggiore consapevolezza ogni dettaglio della propria
vita sessuale: dal giusto anticoncezionale al giusto approccio al sesso
vero e proprio.
Il
pentimento sul sesso prematuro
Oltre all'aumento
dei giovani affetti da malattie sessualmente trasmissibili, è sempre maggiore
la percentuale di ragazzi che si pentono delle loro esperienze sessuali
premature e in gran parte inconsapevoli. Secondo uno studio pubblicato sulla
prestigiosa rivista “Pediatrics”, organo ufficiale dell’Accademia
americana dei pediatri, immagini e dialoghi troppo espliciti e ripetuti nel
tempo possono anticipare l’età del primo rapporto che, in Italia, secondo i
dati SIGO, avviene senza precauzioni per il 37% delle ragazze.
"In
mancanza di punti di riferimento gli adolescenti si rivolgono
a Internet, radio e piccolo schermo: gli idoli dello spettacolo possono
quindi influenzarli con comportamenti
e messaggi, questo rende indispensabile formare correttamente questi personaggi", continua il dottor Giorgio Vittori.
“Siamo
ancora arretrati sulla contraccezione”
Putroppo
per i ragazzi anche il più semplice argomento come quello della contraccezione
è difficile da affrontare non solo con adulti o amici ma anche con il/la
proprio partner per i più giovani. La SIGO da tempo è impegnata su questo
fronte, con un’attenzione costante alla comunicazione. "Ci rivolgiamo
soprattutto agli adolescenti. – commenta il prof. Vittori – La
conoscenza della salute riproduttiva è scarsa e i ragazzi non sempre possiedono
gli strumenti per decidere quando avere il primo rapporto, quali sono le
informazioni necessarie e soprattutto quali conseguenze e valori sono collegati
alle esperienze sessuali. Il risultato? Aumento drammatico delle malattie
sessualmente trasmissibili (clamidia, sifilide, gonorrea e AIDS), tassi di
interruzione volontaria di gravidanza inaccettabili e 10.000 nascite ogni anno
nelle teenager. Gli indicatori scientifici e di farmaco-economia parlano
chiaro: siamo purtroppo arretrati sulla contraccezione, intesa come indicatore
di utilizzo di strumenti di gestione della salute riproduttiva”.
Il
servizio on line “Scegli Tu”
La SIGO
già da cinque anni promuove il progetto "Sceglitu" (www.sceglitu.it)
un servizio on line,
reso possibile grazie ad un educational grant di Bayer Schering Pharma, rivolto
sia ai giovani che ai ginecologi, che guida ed aiuta la scoperta del sesso.
L’impegno
della Società scientifica si sta sempre più concentrando sui media, anche
attraverso la definizione di un decalogo, presentato nel febbraio scorso, da
condividere con autori e conduttori tv per utilizzare i vari format come
veicolo di informazioni certificate. Tra le regole proposte spiegare che la
responsabilità della contraccezione deve essere condivisa, informare sui
duplici rischi di un rapporto non protetto (gravidanze indesiderate e malattie
sessualmente trasmissibili) e sfatare luoghi comuni e convinzioni errate, come
quella sull’efficacia del coito interrotto.
Nessun commento:
Posta un commento