domenica 16 ottobre 2011

Riprendiamoci la dignità riprendiamocela con stile perchè ci spetta.

Dopo il buio di ciò che è successo ieri a Roma, riprendo carta e penna (o monitor e tastiera) per indignarmi contro chi ha violato la dignità dei giovani di tutti il mondo, contro chi ha nuovamente massacrato l'Italia.
VERGOGNA
Neri come i fascisti d'altri tempi, neri come il buio del futuro che ci attende, neri come i pensieri di chi guarda purtroppo inerme, neri come la pece con cui avete bruciato un giorno importante, neri come le vostre coscienze sporche.
Ovunque nel mondo si disdegna il caos e la guerriglia di Roma del 15 Ottobre 2011, ovunque nel mondo orami si disdegna l'Italia per aver rovinato l'immagine del mondo che chiedeva un futuro.
I miei pensieri sono confusi e spesso tristi, amareggiati.
Il corteo pacifico allegro pieno di colori e speranze è ciò che voglio ricordare, milioni di giovani nel mondo, insieme per dire "meritiamo molto di meglio". Anime, corpi, idee costruttive, princìpi di eguaglianza e di solidarietà, voglia di respirare aria pulita e fresca, voglia di dire "eccomi sono qua mi vedi? ora non puoi ignorarmi".
Siamo una generazione senza speranze, senza un futuro, rassegnata e triste, ma con i denti e con le unghie ci arrampichiamo nella vita per trovare un posto, il nostro posto.
La differenza con i nostro padri è che lo facciamo in silenzio.
Spalle grosse e testa bassa ci mettiamo in cammino, valigia in mano e mente aperta ci allontaniamo dalle nostre case dove non ci è dato crescere, dove non ci è dato vivere.
Passi decisi e pochi soldi ci insegnano da subito che la vita è una fottuta puttana che ti darà piacere immenso per una notte ogni tanto per poi chiederti il conto salato subito dopo.
Noi che abbiamo avuto un inizio facile e un'infanzia felice, ma che oggi come oggi non abbiamo genitori in grado di trovarci un lavoro e comprarci casa, che abbiamo stipendi incivili, che non possiamo programmare più in là di 6 mesi, quando va bene, che viviamo con la certezza che lavoreremo fino alla fine dei nostri giorni.
Noi la generazione del "tutto subito e facile" che non abbiamo "lottato come nel 68", noi che "ci stiamo facendo il culo molto più dei nostri genitori" perchè non dobbiamo solo rivendicare dei diritti dobiamo anche sopravvivere ogni giorno.
Amici, ragazzi siate fieri di voi stessi, siate fieri delle vostre idee e parole, siate fieri di ciò che siete.
Riprendiamoci la dignità riprendiamocela con stile perchè ci spetta.


P.S. poi se proprio dovete fare una guerra e/o una rivoluzione cazzo ma fatela bene che abbia un senso. Non è che distruggere una città per 3 ore si chiama rivoluzione, quello è vandalismo.
Non è che coprirsi il volto e non rivendicare le proprie azioni si chiama rivoluzione, quella è codardia.
Non è che massacrare gli ideali di milioni di persone e svilirne le azioni si chiama rivoluzione, quello è terrorismo.