sabato 16 novembre 2013

BURRO ALL’OLIO EXTRAVERGINE (VEGAN)

cercando e ricercando un prodotto che nelle ricette di dolci sostituisca il burro o la margarina o gli spread vegetali, che non amo moltissimo, mi sono imbattuta in questa ricetta semplicissima.
Il composto di consistenza similissima al burro è perfetto per frolle e sfoglie:

per 100-120 gr di burro all’olio:

50 ml di latte di soia
100 ml di olio
1-2 cucchiaini di limone
2 pizzichi di sale

mettere tutti gli ingredienti in un recipiente alto e mescolare con un frullatore ad immersione.

Sarete stupiti di quanto questo composto sia alla vista, tatto e sapore simile al burro a cui siamo abituati.

mercoledì 6 novembre 2013

Aloo Mattar (V)

Cercando qua e là nella mia mail ho ritrovato questa ricetta di un piatto indiano vegetariano che a me piace molto, ma che avevo dimenticato da un paio d’anni:

50 g di patate,
500 g di piselli freschi,
200 g di burro (io non l’ho mai messo o in caso ho usato un paio di cucchiai di spread vegetale),
7 g di curcuma in polvere,
15 g di coriandolo in polvere (a me il coriandolo non piace quindi non lo uso ma per onestà intellettuale lo aggiungo alla ricetta),
7 g di chili in polvere,
2 g di zenzero in polvere,
2 g di cumino in polvere (il cumino come il coriandolo a me non piace e non lo uso, ma fa molto bene),
500 g di pomodori/passata o polpa di pomodoro vanno bene allo stesso modo,
1 tazza di yogurt.

Pelate le patate, tagliatele a pezzetti; sgusciate i piselli. Fondete una piccola parte del burro in una padella e soffriggetevi per qualche minuto piselli e patate; passateli in un piatto e teneteli da parte. Nel burro rimasto in padella soffriggete per qualche minuto le spezie, salando a piacere.

Tagliate a piccoli pezzi i pomodori e versateli nella padella, unendo le patate e i piselli; cuocete finché tutto è tenero, poi aggiungete lo yogurt, che avrete prima battuto a parte, e tenete caldo fino al momento di servire.

mercoledì 9 ottobre 2013

ZUPPA D’ORZO TRENTINA (per 6)



Per il piacere di un amico che non mangia cose verdi questa zuppa non ne ha neanche una a parte il prezzemolo :) (ma rimane sempre sana e nutriente)


ingredienti
2 coste di sedano
2 carote
1 cipolla grande o 2 piccole
Prezzemolo
200 gr d’orzo perlato
150 gr fagioli cannellini secchi messi a bagno la sera prima (o una lattina di quelli in scatola)
Cavolo verza (opzionale)
Pancetta/ carre’ di maiale a piacere
2 dadi vegetali
2 patate medie grandi

accessori
pentola a pressione

preparazione
tagliare tutto a dadini e mettere in pentola con un filo d’olio (se I fagioli sono in scatola lasciarli a parte da aggiungere successivamente), coprire d’acqua molto calda e portare ad ebollizione, chiudere la pentola e portarla a pressione, lasciar cuocere per 45 min 1 hr.
In caso di utilizzo dei fagioli in scatola lasciar cuocere 40 min aprire la pentola, aggiungere I fagioli e lasciar riprendere la cottura a pressione per 20 minuti.
Serivire con un filo d’olio a crudo e se piace del parmigiano.


sabato 21 settembre 2013

Roma



Roma bella Roma mia che me pari na poesia,
T’ho sognata l'artra notte co’ le strade tutte rotte.
Ero a cena a casa mia e poi me ne annavo via.
E giravo pe’i quartieri, l'aria n faccia de settembre.
Incontravo poi l'amici me facevo du’ risate.
Giro l'occhi ce sta ‘r fiume co’ più machine che acqua,
M’arivorto di repente me compare er cupolone.
Mamma Roma core mio me nasconni ‘a tristezza.
Riaccennevo er motorino e passavo ‘pe Trastevere.
Guarda là li regazzini se diverteno pe’ strada.
C'è la gente che smadonna pe’ trovà da parcheggià.
Roma cara, bella mia t'accarezzo passeggiando.
Passi er ponte guardi er Tevere co’ la luna che se specchia.
I ratti s’arincorono e li gatti fanno ‘n coro.
Camminando ‘n artro po m'aritrovo da Baffetto.
C'ho ‘n certo languorino ma la coda è troppo lunga.
Non c'ho tempo devo annà c'è la notte che m'aspetta.
Le stelle nun le vedi ma le senti sulla pelle.
Mentre passi pe ‘na piazza te saluta er sor Pasqino.  
Berinini s’aripara, Sant'Agnese apre le gambe 
pe’ mostratte quanto è bella, Roma, pure sottotera.
La tua storia s’arespira, io sospiro e passo ortre.
Passo pe' Campo de’ Fiori e saluto zio Giordano.
Me perdo pe’ li vicoletti e me guardo le botteghe.
Sento ride’ ‘na vecchietta, sento urlà ‘na regazzina.
Torno ar fiume ‘o riguardo e ci incontro Gabriele.
Mentr’aripone a spada e me dice “va’ ch’è tardi”.
Arisargo ‘n motorino, svicolando tra le genti.
Passo appena pe' via Cola vedo casa da lontano.
Poi me svejo er cielo grigio, 5 gradi de settembre.
Roma bella, Roma mia c’ho creduto tutta notte.
‘Nn ce stai quanno me arzo, ma t’aritrovo, t’o prometto.

giovedì 22 agosto 2013

strudel veloce, ma passionale (Vegan)

Impastando la base per uno strudel mi sono ritrovata a ragionare sulla passione.
Maneggiare quella morbida sostanza pensando a come si sarebbe combinata con le mele tagliate sottili, condite con della farina di cocco, amalgamate allo sciroppo d’acero, il tutto reso croccante in alcuni morsi dai pinoli e dai semi di girasole e papavero hanno risvegliato in me l’attenzione alla passione.
La passione rende migliore ogni cosa nella vita, anche un solo infornare semplice dolce arrangiato dalla noia in una giornata a casa malati diventa un piacere.
Il cibo da sempre va a braccetto con il peccato e la passione riempie da sempre la bocca di chi gioisce di cuore vi  lascio quindi una variante del mio “strudel veloce, ma passionale”, liberamente tratto da “la ricetta di nonna Chicca” (la versione originale la potete trovare qua http://iaiamartina.blogspot.ie/2011/02/strudel-veloce-con-i-consigli-della.html )


RIPIENO
mele sbucciate tagliate a cubetti di circa un cm
farina di cocco
pinoli
semi di girasole
semi di papavero
sciroppo d’acero
un filo d’olio
cannella (opzionale)
mezzo limone/ arancia


IMPASTO
farina
acqua
sostituto dell’uovo (fecola di patate...o potete usare un uovo)
un filo d’olio


PREPARAZIONE
impastate lentamente farina e acqua e il sostituto dell’uovo aggiungendo un filo d’olio per dare elasticità, fino a far diventare la pagnotta morbida, soffice e liscia. Lasciar risposare la pasta preparando il ripieno.


Mescolare in una ciotola le mele a cubetti precedentemente lavate con il limone con qualche cucchiaio di farina di cocco, abbondate pure, aggiungere una manciata di pinoli e di semi di girasole, spolverare con i semini di papavero. Aggiungere a piacere lo sciroppo d’acero ed un filo d’olio. Indorare con la polvere di cannella questo gustoso mix (che per altro è anche buonissimo da spiluccare da solo).


Stendere dei fazzolettini di pasta sottile, adagiarvi al centro il ripieno richiuderli e riporli su una teglia rivestita da carta da forno.


Spennellare con un pochino di sciroppo d’acero la parte superiore degli strudelini  monoporzione ed infilare nel forno caldo (180-200 gradi) per 30-40 minuti (rigirandoli un paio di volte) fino a farli dorare.

martedì 20 agosto 2013

Riflessioni estemporanee (della serie: forse sarebbe meglio avere uno psicanalista di un blog)

C’è una profonda analisi che ogni uomo, e soprattutto ogni donna, dovrebbe fare sulla maniera in cui utilizza ed ha utilizzato il sesso.
Storie passate, esperienze, stimoli, famiglia, cultura, ambiente, amici e chi più ne ha più ne metta aggiungono un tassello al puzzle che noi siamo sotto le coperte (sul divano, nel bagno di un locale, al bancone di un bar…).
A pensarci bene il sesso coinvolge la maggior parte delle azioni adulte, le interazioni di qualsiasi genere tra qualsiasi essere umano adulto sono basate su semplici, istintivi, animali comportamenti sessuali.
Fate una fredda analisi della vostra giornata tipo: osservate dal di fuori, ma conoscendo voi stessi, le più banali azioni compiute ogni giorno e, onestamente, rispondete a voi stessi, solo a voi stessi, “quanti di questi piccoli gesti sono legati alla sessualità o sensualità?”. Volente o nolente, che siano istintivi o premenditati, una grandissima maggioranza lo saranno.
Le donne lo sanno meglio degli uomini, da sempre, anche se ci dichiariamo femministe e disgustate da tutto quello che è la mercificazione del nostro corpo, noi sappiamo ben usare le nostre armi per ottenere quello che vogliamo.
Entrando in un bar affollato per un caffè veloce ci dirigeremo verso il barista maschio, possibilmente giovane e con un dolce sorriso e l’occhietto furbetto, inclinando il capo per scandire con il nostro tono, involontario ovviamente, da sirena “un caffè, per favore”. Attenzione la virgola dopo “un caffè” è importante: è quella che nasconde bene la sensualità che noi mettiamo nella frase è quel mezzo respiro, sospiro, attesa che richiama il desiderio.
Non diciamo “per favore” per essere educate, certo consciamente sappiamo bene che la parolina magica va detta, ma quel per favore ha una miriade di accezioni e sfumature completamente slegate all’educazione. E’ un blandissimo richiamo alla protezione maschile, un velatissimo suggerimento a fare qualcosa solo per noi, come un favore da cui chissà cos'altro possa conseguire, fallo per me solo per me perchè tu e solo tu puoi fare questo per me.
Ma in realtà vogliamo solo un caffè al volo, per altro pagandolo, e il barista vede solo una donna gentile che ordina un caffè con un sorriso, non c’è neanche il tempo di pensare e analizzare tutto quello che succede dietro una banale richiesta del genere.
A livello motlo superficiale il sesso guida le nostre interazioni quotidiane, ma a livello profondo vi siete mai chiesti come in realtà vi approcciate personalmente al sesso?
Smettendo di pensare al sesso come ad una cosa di coppia, come al vortice di passione ed emozioni che si prova con qualcun altro, vi siete mai domandati come voi singolarmente, da soli (ma in compagnia) utilizzate solo per voi stessi il sesso?
Negli ultimi mesi, in cui non ho fatto sesso, prima per una serie di, chiamiamole, “casualità” poi anche un po’ per scelta personale per approfondire dei ragionamenti che stavo facendo, mi sono ritrovata più di una volta ad analizzare perchè il sesso fosse una cosa che cerchiamo così tanto. E’ vero il piacere fisico è fondamentalmente, è l’istinto primario che ci porta a desiderarlo, ma cosa scatena in noi questo piacere? Perchè allora la masturbazione non è una soluzione definitiva? Quale coinvolgimento emotivo e personale mettiamo in un puro semplice atto fisico che apparentemente serve solo al darci piacere? Perchè vogliamo che anche l’altra parte coinvolta provi il nostro stesso piacere?
Ho trovato infinite sconvolgenti risposte a queste domande, ho trovato risposte così assurde e vere da stupirmi da sola di me stessa, ho conosciuto una parte egoista, fragile e assolutamente dittatoriale di me che non avevo mai visto così chiaramente.
Il sesso è come il volontariato, ci sono tanti motivi sociali per cui è molto bello, rispettabile, tenero, amorevole, ma la vera ragione per cui lo facciamo è noi stessi.
Bisogna essere molto onesti con se stessi.
Si può condividere, nessuno nega che in una sana relazione d’amore e affetto il sesso leghi due anime, ma la bellezza di questo legame, per quanto mi riguarda, è proprio il fatto che in quell’atto le due anime siano così libere di essere lontanissime e slegate che il solo fatto che si incontrino a quel livello di purezza dove null’altro al mondo esiste, lo renda così magico.
Noi vogliamo fare sesso perchè non avremo mai un modo così puro di incontrare l’altro libero da tutto quello che è stata la sua storia passata e presente, è l’unico momento in cui noi possiamo liberarci da ogni schema sociale, il superio si impone come nei sogni, ma da svegli, lo possiamo osservare e possiamo godere della nostra pienezza. Nel sesso ci è consentitno, anzi siamo incoraggiati, a dare libero sfogo ad ogni tipo di fantasia, non esiste brutto o sbagliato, quello che vi eccita veramente, quel pensiero che non osate dire neanche a voi stessi sottovoce davanti allo specchio, lo potete liberare nel sesso, lo potete utilizzare e manipolare per portare piacere a voi e per condurre allo stesso tempo qualcun altro allo stesso punto.
Nel gioco del sesso ci piace pensare che i partecipanti si prendano per mano e si accompagnino dolcemente verso il piacere estremo, ci piace pensare di prenderci cura dell’altro fino a farlo fidare così tanto di noi da lasciarsi completamente andare.
Siamo onesti ancora, nel gioco del sesso noi abbiamo bisogno che l’altro sia drogato di se stesso e di piacere esattamente quanto noi perchè si perda nella sua estasi e sia capace di ignorare la tua, lasciandoti libero di esplorare da solo, ma insieme ad un altro, i più peccaminosi anfratti della nostra psiche.
Il vero amore? quello ossessivo, compulsivo, irrazionale per cui pensi di morire senza è la persona che non si spaventa davanti a niente di quello che tu possa fare in camera da letto, è quello che usi come un oggetto per far godere te stesso e non si offende ma ne capisce la magia, capisce come ci voglia più coraggio a dover utilizzare qualcun altro per liberare la propria anima nascosta che a dedicare completamente la propria anima a qualcuno.
Non è vero, quello descritto sopra potrebbe non essere il vero lungo amore della tua vita, potrebbe rigirarsi ed essere la vera lunga ossessione della tua vita, il rapporto “malato” di cui ogni essere umano ha bisogno per poi trovare la persona giusta, quella che fuori dal sesso ti continua a rispettare e non ti usa come un mezzo per migliorare la propria esistenza ogni secondo, ma che comunque non giudicherà i tuoi orgasmi.

I sesso libero non è quello delle cinquanta sfumature, è quello degli anni ‘70 quello delle droghe che servono solo la prima volta a farti capire fin dove la tua mente può arrivare, fin dove il tuo corpo può godere, che servono a farti ricercare da sano quelle sensazioni che sai di poter provare e che vorrai riprovare, e che potrai riprovare.

giovedì 9 maggio 2013

SUCCO DI CHIA - La bibita proibita!


Merita un po di Storia e Descrizione:

Come evidenziato dal Codice Mendoza (manoscritto mesoamericano del XVI secolo) la pianta era coltivata dagli Aztechi in epoca precolombiana; secondo alcuni storici dell'economia, l'importanza della chia in campo agroalimentare era paragonabile all'epoca a quella del mais.
Questa pianta insieme all’amaranto, ai fagioli e al mais, era la semenza base della dieta quotidiana delle popolazioni messicane, dei Maya e degli Aztechi in particolare.
Nell’antichità i semi di Chia erano considerati “magici” e la mitologia narra che gli Aztechi traessero da essi la forza per affrontare e vincere le loro battaglie: in lingua maya “chia” significa “forza”.

Per gli Aztechi questa semente era così importante che le nazioni da loro conquistate dovevano versare una tassa annua di 4.000 tonnellate di semi di Chia all’Impero.

I Maya come gli Aztechi facevano un grandissimo consumo di questi semi e attribuivano ad essi una tale importanza da usarli anche nelle cerimonie religiose come offerta propiziatoria agli dèi.

Quando nel 1521 i conquistadores spagnoli invasero e conquistarono le terre Azteche, scatenarono la loro famosissima furia bruciando raccolti e riserve dei semi di Chia; H. Cortes ne vietò la coltivazione in loco soppiantandola con quella del frumento, dell’orzo e delle carote, per paura del “potere magico” di questo seme e per soddisfare le richieste delle nazioni Europee.

Dato che questa bibita faceva parte importante della cultura azteca, la stessa fu proibita con la forza dai conquistatori spagnoli. L'intenzione era così rompere ogni laccio culturale per debilitare le popolazioni locali e facilitare la conquista. .

Contemporaneamente al divieto di coltivare i semi di Chia in Messico, gli spagnoli portarono questa semenza nella loro terra, in Spagna, dove si sviluppò rapidamente grazie al terreno e al clima favorevoli.
I semi di Chia “risorsero” soltanto nel vicino 1991 grazie ad un programma di sviluppo avviato nell’Argentina del Nord, Colombia e Perù: questo programma si proponeva, come obiettivo, quello di migliorare la salute umana, introducendo i semi di Chia nelle diete grazie alle sue eccellenti qualità nutrizionali. Le sue virtù furono ri-scoperte e rapidamente tornarono ad occupare un posto privilegiato nel tradizionale tavolo messicano. Questa bibita è anche molto popolare in Costa Rica e Guatemala, più conosciuta come "Succo di Chan"

INGREDIENTI :

4 litri di acqua - 4 o 5 limoni - 4 or 5 cucchiai da minestra di semi di Chia (possibilmente Sierra Verde) - 4×13 g di chia contiene: 1200-1500mg di Omega 3, - zucchero o stevia 4 cucchiai da minestra (dipende dal gusto)

* Tostare i semi di Chia per 2 minuti in una padella (fare attenzione con non eccedere e bruciare i semi) questo non farebbe bene al gusto del succo.
Macinare i semi in un frullatore, è migliore tostarli prima per facilitare il processo di macinato ed evitare di forzare la macchina, Mescolare l'acqua coi semi, limoni e zucchero.
La bibita è pronta per essere consumata!

lunedì 6 maggio 2013

I semini della mia cucina, breve introduzione sui loro benefici


Più di una volta ho citato in questo blog i famosi “semini” eccovi un breve riassunto dei tanto salubri e gustosi e differenti ed utili semini che popolano scaffali e barattoli della stanza più amata di casa.
Capisco che non sia possibile ingurgitare un etto di semi di sesamo, o di chia o di altro, al giorno per questo ho differenti semini, me è possibile abituarsi ad un uso quotidiano cominciando ad aggiungerli alle più comuni ricette. Ottimi nelle insalate, nei cereali la mattina, nello yogurt, per dare un sapore differente al soffritto, per condire le verdure al forno, per completare un risotto insomma provateli con tutto quello che vi viene in mente (io recentemente ho sperimentato gli arancini con chia flax seeds e riso integrale ad esempio)

SESAMO (Neri e bianchi)
I semi di sesamo bianco sono meno rari e più facilmente reperibili. Le loroproprietà nutritive sono comunque molto simili.
potete considerarli una delle fonti vegetali di calcio principali.100 grammi di semi di sesamo contengono infatti contenere dagli 800 ai 1000 milligrammi di calcio, circa 470 mg di fosforo, 815 mg di magnesio e 20,1 mg di ferro, oltre al 18,7% di proteine oltre a manganese, zinco e selenio.
ricchi di acidi oleici contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue e ad incrementare la presenza di colesterolo "buono" HDL. 100 grami di semi di sesamo contengono il 25% della dose giornaliera raccomandata di acido folico.
I semi di sesamo hanno proprietà antiossidanti e anticancro, aiutano il controllo della pressione sanguigna e stimolano la circolazione, con effetti anti-ipertensivi, contribuiscono a prevenire la formazione di placche sulle pareti delle arterie.Benefici per le ossa, migliorano le funzioni del fegato, riducono i reumatismi e i dolori articolari, contribuiscono a migliorare la digestione ed aiutano a contrastare gli effetti della menopausa.

ZUCCA
Il contenuto di zinco dei semi di zucca li rende un alimento di base per la popolazione maschile: questo minerale svolge un'azione protettiva nei confronti della prostata e ne previene il cancro. L'assunzione di alimenti contenenti zinco è anche consigliata alle donne in gravidanza e a coloro che desiderano tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
Ricchissimi di particolari antiossidanti chiamati carotenoidi stimolano il sistema immunitario. Sono una delle maggiori fonti vegetali di ferro.
Questi semi contengono acidi grassi Omega3 benefici nella prevenzione di artrite e osteoporosi. I fitosteroli contenuti nei semi di zucca contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Presentando un elevato contenuto di triptofano, aminoacido precursore della serotonina, e grandi quantità di magnesio (prima o poi vi racconto quanto il magnesio sia fondamentale per il corpo umano, al momento credetemi sulla parola) contribuiscono ad aiutarci a vivere le nostre giornate all'insegna del buonumore, ma soprattutto a godere di un buon riposo nelle ore notturne.
Presentano inoltre un contenuto da non sottovalutare di proteine altamente digeribili che contribuiscono a mantenere regolari i livelli di zuccheri nel sangue. Mantenere i livelli degli zuccheri stabili può essere fondamentale quando si cerca di perdere peso, ecco perché i semi di zucca sono spesso consigliati anche a chi segue una dieta dimagrante.
Sono considerati come un vero e proprio antinfiammatorio naturale, dal potere quasi medicinale.

GIRASOLE
I semi di girasole sono, tra i semi oleosi, quelli che vantano il più basso contenuto calorico, sono composti infatti per circa il 45% da grassi, per il 20-28% da proteine e per circa il 23% da carboidrati.
Prezioso l'elevato contenuto vitaminico: contengono infatti grandi quantità di vitamine B1, B2, B6, A, D e E.  
Ottima fonte per l'organismo di magnesio, ferro, cobalto, manganese, zinco e rame. Tra gli acidi grassi essenziali vantano un buona presenza di acido clorogenico, acido linoleico (omega-6) e acido folico.
L'assunzione di semi di girasole è utile per coloro che desiderano migliorare la propria digestione accrescendo l'apporto di fibre vegetali attraverso la propria alimentazione. Ricchi di acido folico sono caldamente consigliati alle donne in gravidanza, periodo durante il quale il suo fabbisogno è raddoppiato.
Rame, selenio e vitamina E, utili per prevenire patologie cardiache e danni a livello cellulare.

CHIA (i miei preferiti)
Sono ricavati da una specie vegetale denominata Salvia hispanica, molto diffusa ed utilizzata in Centro e Sud America, ma ancora scarsamente conosciuta in Europa. le loro proprietà nutrizionali sono più che degne di essere conosciute. A stupire è soprattutto il loro contenuto di calcio (600mg per 100gr, cinque volte in più del latte vaccino) e la presenza particolarmente bilanciata all'interno di essi di acidi grassi essenziali omega3 (20% del loro peso) e omega6.
Il loro apporto di vitamina C, ferro e potassio è sorprendente. In 100gr di semi di si trovano 5,4 mg di vitamina C, 7 volte superiore alle arance, 809,15 mg di potassio, il doppio rispetto delle banane e 10mg di ferro, il triplo degli spinaci. Non bisogna sottovalutare la presenza di altri minerali come il selenio, lo zinco ed il magnesio, oltre che il loro contenuto vitaminico che prevede vitamina A, E e B6, niacina, riboflavina e tiamina.
Sono naturalmente ricchi di aminoacidi necessari per la formazione delle proteine da parte dell'organismo.
Svolgono un'importante azione di controllo del livello degli zuccheri e del colesterolo nel sangue, aiutando ad arginare l'aumento di peso. Sono inoltre considerati benefici a livello dell'apparato cardiovascolare. Il loro contenuto di aminoacidi, di vitamine e di sali minerali contribuisce a regalare all'organismo un ottimo livello di energia.
Questi semi non contengono assolutamente glutine e la loro assunzione è quindi possibile anche a coloro che soffrono di celiachia o di intolleranza ad esso. I semi di chia apportano 70 calorie ogni 15 grammi di prodotto, quantità corrispondente a circa un cucchiaio di prodotto, che fornisce nel contempo 3 gr di proteine e 7gr di carboidrati, oltre agli acidi grassi ed ai sali minerali già elencati. I semi di chia non contengono colesterolo né zuccheri semplici.


LINO (FLAX SEEDS)
I semi di lino (Linum usitatissimum) possono essere considerati tra i principali "semi della salute". Essi sono considerati come una delle fonti vegetali più ricche di omega3 presenti in natura. Sono dunque particolarmente consigliati a coloro che seguono un'alimentazione vegetariana o vegana e alle donne che si rivelano maggiormente soggette all'osteoporosi durante la menopausa.
A tale scopo i semi di lino andranno consumati crudi, preferibilmente dopo averli triturati. I semi triturati dovranno essere consumati subito o conservati in frigorifero per tempi brevi.
Gli acidi grassi omega3 sono in grado di proteggere l'organismo dall'insorgere di malattie che interessano l'apparato circolatorio e si sono rivelati utili nel trattamento di patologie come l'ipertensione e l'osteoporosi.
L'assunzione regolare di semi di lino è legata sia a un miglioramento delle funzioni digestive, sia ad un accrescimento dei livelli di colesterolo HDL, utile per la prevenzione di patologie a carico dell'apparato cardiovascolare, è inoltre benefica nel caso in cui si soffra di stitichezza, per via della loro azione emolliente nei confronti dell'intestino.
La caratteristica interessante in cucina è che possono essere utilizzati come sostituto delle uova in moltissime ricette, popolo vegano approfittatene!

HEMP (CANAPA)

No, non sono quelli che usereste per le vostre “spice cake” non vi preoccupate ;)
I semi di canapa sono un alimento altamente nutriente per via del loro contenuto proteico: un quarto del loro peso sono elementi proteici in una combinazione unica rispetto a gran parte degli alimenti vegetali, contengono infatti gli 8 aminoacidi essenziali per la sintesi delle proteine: leucina, isoleucina, fenilalanina, lisina, metionina, treonina, triptofano e valina.
Vantano anche loro un perfetto equilibrio tra acidi grassi essenziali Omega3 ed Omega6 e contengono un quantitativo di fibre pari al 40%. Considerevole anche il loro benefico contenuto di fitosteroli.
Secondo alcuni studi scientifici i semi di canapa potrebbero essere d'aiuto nella prevenzione di patologie cardiache, diversi tipi di cancro e gravi malattie come il morbo di Parkinson o l'Alzheimer.
Contribuiscono al rafforzamento del sistema immunitario del corpo umano e la loro frazione lipidica contiene circa per il 75% acidi grassi polinsaturi essenziali, come l'acido linolenico, linoleico e alfalinoleico, acidi grassi polinsaturi considerati essenziali per il funzionamento dei muscoli, dei recettori nervosi e di numerose ghiandole presenti nel nostro organismo. Nei semi di canapa, gli acidi grassi omega3 ed omega6 sono presenti secondo un rapporto proporzionale ritenuto ottimale e utile per la regolazione delle attività metaboliche dell'organismo.
Non è da sottovalutare il contenuto vitaminico dei semi di canapa,in particolare, la presenza di vitamina E, adatta a svolgere una importante azione antiossidante, oltre che di sali minerali, come potassio, magnesio e calcio.
Sono un alimento adatto alla prevenzione di colesterolo alto, asma, sinusite, artrosi, tracheite, malattie legate all'apparato cardiocircolatorio e proteggono ghiandole, muscoli e sistema nervoso.
Non dimenticando inoltre l’altissima sostenibilità delle loro colture per l’ambiente.