giovedì 21 febbraio 2013

"new year resolution"

Ogni singola persona su questo pianeta la notte di capodanno decide qual'è l'obbiettivo del nuovo anno, è prassi, la fattibilità dipende dallo stato alcolico della persona, la serietà con cui ci si approccia alla "new year resolution" dipende dalla fattibilità, il dichiarare o meno il proprio obiettivo dipende dalla serietà (insomma tutto dipende da quello che vi siete bevuti al festone).

Partendo dal presupposto che, come tutti i miei conoscenti sanno, io sono un vera rompipalle su molti aspetti del consumo critico, del commercio equo e solidale, che boicotto la Nestlè io ogni sua sottomarca da almeno 15 anni, che potendo scelgo prodotti no brand, che sono per i materiali di riciclo, che non butto quasi niente, che preferisco oli e rimedi naturali ai cosmetici, che non compro prodotti testati sugli animali, che quasi non faccio shopping, che praticamente non compro surgelati, che cerco di  comprare quanto più mi è possibile prodotti a km zero, che siano possibilmente biologici e di stagione (in Irlanda non è molto possibile devo essere onesta), che sono per il rispetto in toto dei diritti umani, che mi indigno anche solo per una battuta denigrante le donne e così via ovviamente senza mancare di ripetere e far notare a chiunque che sta comprando prodotti nestlè o che non sta facendo la differenziata eccetera...

Ragionando su questo punto ho deciso che per essere coerente e poter continuare a stressare quelle povere anime che mi capitano accanto, il nuovo anno, questo benedetto 2013, è l'anno del "impariamo a cucinare e a mangiare in maniera sostenibile".

Per sostenibile qua intendo (apriamo un momento filosofico di dialogo socratico e spieghiamoci bene per evitare malintesi) sostenibile per il corpo e per l'ambiente, non propriamente per le mie finanze visto che l'alimentazione cosidetta bio ancora costa un occhio della testa.
Questo vuol dire oltre al "mangiare sano", cosa che bene o male cuore di mamma mi ha sempre insegnato a fare e ad apprezzare, mangiare cose e/o utilizzare prodotti naturali che mi permettano di eliminare l'assunzione di integratori (che aimè purtroppo devo prendere), che migliorino le mie difese immunitarie naturalmente, che aiutino la mia pelle a non invecchiare troppo con un decremento di spesa di cosmetici, che facilitino il metabolismo a lavorare, che siano adatte allo stile di vita che faccio, che proteggano il mio corpo dall'usura dello sport, che mi permettano di comprare sempre meno prodotti già lavorati industrialmente, che mi permettano di ridurre la spesa di carne, che per altro ho deciso di non comprare più al supermercato ma solo da macellai locali (sperando che gli animali siano trattati meglio...sperando).

Quindi anni e anni persi a studiare fisiologia, anatomia, biologia cellulare, biochimica (di cui non ricordo una emerita ceppa) e via dicendo, ritornano in vaghi ricordi, ho ripreso in mano il libro di scienza della nutrizione, ne ho aggiunto uno di cucina macrobiotica, uno di cucina mediterranea, ovviamente google santo subito e la consulenza del saggio padre medico con mille specializzazioni (tra cui annotiamo medicina sportiva, scienza della nutrizione, anestesia e rianimazione, ginecologia e non so se mi dimentico altro) e ho cominciato le mie ricerche.

Al momento leggo, mi informo, valuto e sperimento, piano piano vi aggiorno sulle mie ricette sostenibili, ne ho già qualcuna devo solamente affinare alcuni dettagli.



mercoledì 13 febbraio 2013

Fagottini salati vegan


Ingredienti:


Prima di tutto andate al supermercato e comprate la pasta fillo congelata, che è solo acqua e farina è fina fina e diventa supercroccante (non mi comprate la Buitoni che è Nestlè per favore)


verdure a piacere (io personalmente uso funghi zucchine melanzane...se li avessi  i carciofi e i broccoletti)
prezzemolo tritato
scalogno a fettine
sale e pepe qb (io nn uso praticamente sale quando cucino e vi assicuro che anche senza vengono buoni)
aglio (uno spicchio per insaporire)
sedano a cubetti
olio d'oliva
farina (del tipo che preferite ma che sia ben fina)
semi di sesamo
latte di soia
margarina o un'alternativa vegetale a burro

besciamella vegan:

premetto che a me la besciamella piace leggera quindi uso latte e acqua calda mischiati

mettere sul fuoco il latte di soia in un pentolino aggiungendo una noce di margarina, una spolverate di pepe, noce moscata se vi piace (un quarto di dado vegetale se volete darli un po' di sapore ma se aggiungete questo niente sale) un pizzico di sale (se lo usate)

quando il latte sobbolle (non bolle ed esce dal padellino) aggiungete la farina a cucchiai, possibilmente setacciata per evitare grumi, e mescolate con una frusta il tutto lasciandolo sul fuoco senza farlo bollire troppo, aggiungete la farina fino a quando non avrete ottenuto una consistenza cremosa ma un pochino liquida (il tutto andrà in formo quindi continuerà a cuocersi diventando più denso)

verdurine:

in una padella (io uso la wok che in questo caso cuoce velocemente senza bisogno di utilizzare troppo olio) fate un soffritto con uno spicchio d'aglio il prezzemolo lo scalogno ed il sedano (se vi piace).
Quando il soffritto è dorato levate lo spicchio d'aglio e aggiungete una delle verdure scelte (o più d'una se volete fare un involtino misto ma attenti ai tempi di cottura differenti delle varie verdure) precedentemente tagliate a fettine piccoline e sottili (diciamo indicativamente 2 cmx2cmx2mm).
Saltate le verdure in padella aggiungendo del pepe fino a che non siano cotte ma ancora croccantine (stessa cosa della besciamella il tutto andrà in formo e finirà di cuocersi là dentro).
Ripetere il tutto per ogni verdura che avete scelto (se non le avete mischiate prima).
A fine cottura potete aggiungere una spolverata di semi di sesamo.

fagottini:

avendo scongelato in precedenza e per tempo la pasta fillo armatevi di santa pazienza e delicatamente disponete su un foglio un cucchiaio di besciamella e su di essa un po' delle buone verdurine.
Impacchettate quindi il vostro fagottino e riponetelo in una teglia coperta da carta da forno.

ripetere questa operazione fino a che avrete abbastanza ingredienti.

riscaldare il forno a circa 180/200 gradi ed infornare per una ventina di minuti (fino a che la pasta fuori non è dorata e croccante)

et voilà il pranzo è servito :)

giovedì 7 febbraio 2013

Una musica brutal

I Gotam Project riecheggiano nella stanza sapori del Sud, sapori di terre che ti aspettano, sapore di notti calde e passione.
Mentre il cuore si allinea al ritmo di questo tango e il corpo chiede di muoversi e appoggiarsi ad un uomo che sapientemente ti faccia danzare permettendoti di liberare la femmina che è in te guidandoti a lascivi delicati movimenti che si confondono con gli sguardi di una milonga che osserva affascinata.
Ricordi di amici al momento lontani ricordi di una birra seduti accanto ridendo, ricordi di un sorriso che ti scalda il cuore, ricordi di parole sagge dette da un ubriaco, ricordi di baci dati troppo per gioco, ricordi di una danza folle dove l’amicizia e il sesso si sono confusi mentre senti un accento diverso e dolce pronunciare il tuo nome, ricordi di mezze verità sussurrate sapientemente all’orecchio e un brivido che sale ancora sulla schiena mentre cadi in una trappola di charme rum e musica.
Dolce delicata trappola che ti avvolge di seta, infida sottile che vedi e non vuoi vedere, abbandonarsi così al respiro di un uomo tra i tuoi capelli dietro la nuca, sentire un braccio che ti tiene in equilibrio forte e fermo mentre lascivamente la tua gamba scivola tra le sue, un gioco pericolosamente piacevole, assolutamente soli circondati da una festa.
Dolce caldo accento del Sud del mondo, dolce caldo corpo a che si muove al tuo stesso ritmo, dolce caldo suono latino che trascina le anche e fa avvicinare i volti, respiri vicini e occhi negli occhi, occhi scuri che ti raccontano da soli un’erotica storia che non è ancora accaduta, e mentre un sospiro quasi si blocca nel petto, non deve uscire e rovinare questo gioco, sei costretta sempre più vicina in un continuo muoversi dove due corpi diventano uno. Le mani si incontrano e le ritrovi dietro la schiena intrecciate a dita che poco prima non avevi mai notato. I respiri sono così vicini e lo sguardo è una sola linea tra due volti mentre le labbra formano un sorriso di piacere, i corpi rallentano per conoscersi meglio e  non correre il rischio di allontanarsi, per imparare a godere del minimo  movimento dell’altro.
Poi in un istante il mondo è vuoto attorno, la parete è dietro la tua schiena e hai sorprendentemente la testa china sulla spalla offrendo il collo e i tuoi seni ad un uomo che mentre con una mano trattiene i tuoi capelli fa scivolare le labbra sulla tua pelle nuda e calda sciogliendo nel tuo orecchio dolci bugie.

Ovviamente tu sai che non è vero, ovviamente tu sai che questo uomo se ne andrà, ovviamente tu sai che musica alcol e la danza hanno creato una finta magica atmosfera, ma non ti importa neanche un po’ perchè il fuoco è accesso e non si spegnerà fino a che ci sarà da bruciare.