giovedì 17 febbraio 2011

saper cucinare, o in questo caso semplicemente essere portatori di cibo, rende amati

Dicono che le donne sono il sesso debole in preda agli ormoni.
Apriamo una parentesi, senza mezzi termini, senza ipocrisie senza pudori.
Ci sono giorni in cui sembra che un martello pneumatico ti si sia piazzato in testa, mentre senti che il tuo corpo si sta stritolando da solo all’interno, il dolore è come una lama che ti attraversa fino alla schiena e si diffonde al resto del corpo, sai che un antidolorifico non farà svanire tutto ciò, lo allevierà, ma non svanirà. Eppure la dignità di ogni donna le impone di alzarsi dal letto alla solita ora, preparare la colazione, i figli, il lavoro, la spesa, insomma di continuare a fare quello che deve fare come qualsiasi altro giorno; tutto ciò in silenzio.
Inoltre perdiamo sangue, cosa che ci rende più deboli del solito, quindi la giornata sarà notevolemente più faticosa, ma non per questo smettiamo di fare quello che facciamo ogni giorno, sempre in silenzio.
Il cervello elabora in maniera costante, senza soluzione di continuità, una serie di parolacce e maledizioni contro il mondo, ma non le diciamo e continuiamo la giornata, sempre in silenzio.
Il seno è gonfio e dolorante, ma essendo educate non ci aggiustiamo in continuazione il reggiseno, e la giornata procede, sempre in silenzio.
La fame è spesso incontenibile, quando non abbiamo una vaga sensazione di nausea, ma sappiamo che mangiare più del normale è completamente ininfluente, quindi ci teniamo la fame o la nausea, e la giornata continua, sempre in silenzio.
La soglia di sopportazione rispetto all’intera umanità si abbassa considerevolmente, giustificata dal caos interiore a cui siamo fisicamente sottoposte, per questo stiamo, o almeno cerchiamo di stare, in silenzio.
Ogni donna sa che se la bestia che è dentro di lei viene in qualche modo, anche in minima parte, a galla sarà impossibile intrappolarla di nuovo, così decide di stare in silenzio. 
Fino a che qualche povero imbecille, purtroppo è sempre un uomo, non fa o dice qualcosa di assolutamente e, purtroppo, quotidianamente stupido. In altri momenti avremmo potuto ignorare la cosa a caso che ogni giorno puntualmente accade forti della nostra meravigliosa integrità fisica, ma in questo caso un mugugno o l’insofferenza traspireranno dalle nostre parole. 
Così l’imbecille di turno ridurrà il tutto alla fatidica frase “ma che ti prende?che hai il ciclo?perché se è così manco ci parlo con te”
Questa frase, o frasi simili, scateneranno l’ira funesta della donna che avete di fronte, che ha fatto del su meglio dal suo risveglio per stare in silenzio, sapendo che aprire bocca sarebbe stato solamente dannoso alla sua salute psicofisica e ancora più dannoso alla salute psicofisica di chiunque le si trovi a tiro.
Punto primo: chi non ha un utero non ha il diritto di poter neanche vagamente commentare sulla tragedia del ciclo riproduttivo femminile e su ciò che ne consegue, figuriamoci se può anche solo vagamente ridurre la complessità di una donna e la sua meraviglia a quei 4 giorni denigrando così la sua essenza di essere vivente e pensante per ridurla ad una stupida questione ormonale.
Punto secondo: è assolutamente giusto che una volta al mese voi uomini vi rendiate conto di quanta pazienza ci voglia a sopportarvi tutto il resto dei giorni. Ringraziate Iddio che la ragionevole perdita della pazienza nei vostri confronti sia limitata solo ad una piccola parte del tempo totale che trascorriamo con voi
Terzo e ultimo punto: se anche solo per un’ora voi poteste provare ad utilizzare un tampax sicuramente rivalutereste molte cose cominciando dall'ammirare e santificare le donne, considerandole esseri superiori a tutti gli effetti.

N.B. in realtà è molto facile non incappare in queste situazioni, basta il buonsenso di pensare, sì lo so che la storia del pensare non è il vostro forte, quindi vi svelo un trucco: il 90% delle volte della semplicissima cioccolata offerta con gentilezza e un po' di galanteria basta a farci sentire amate e coccolate abbastanza da riuscire a farvi sopportare...si ritorna sempre al mio punto favorito: saper cucinare, o in questo caso semplicemente essere portatori di cibo, rende amati!

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