lunedì 18 marzo 2013

Gli asparagi sono la connessione tra il nostro corpo e la primavera



Ho parlato delle proprietà del farro e mi sono sentita triste per i poveri asparagi, che in verità meritano una mezione particolare anch’essi per le loro proprietà.
Come da nome originale Asparagus officinalis ha proprietà notoriamente curative largamente impiegato in fitoterapia per il trattamento di diversi disturbi, appartiene alla famiglia delle Liliacee, un’ampia famiglia che comprende circa 1.600 specie botaniche quali l’aglio (Allium sativum), l'aloe (Aloe socotrina), la convallaria (Convallaria majalis) e il pungitopo (Ruscus aculeatus).
La complementarietà nutrizionale stagionale tra l’asparago e il corpo umano sta nei principi nutritivi contenuti nell’asparago e attivi dopo la loro introduzione all’interno dell’organismo umano, nella produzione e conservazione dell’energia cellulare in un periodo dell’anno solare caratterizzato dalla ripresa di creatività e vitalità dopo il “letargo” invernale. Certo l’asparago fornisce solo un piccolo e limitato contributo alla fisiologia del corpo umano, ma oltre a dare più piacere alla tavola primaverile, può contribuire a riflettere sull’equilibrio vitale tra il corpo umano e l’ambiente, la nicchia ecologica in cui ciascuno vive, nonché favorire il recupero di contatto stagionale tra la raccolta e produzione del cibo e il suo consumo. Il cibo prima di essere un nutrimento è un’emozione e una scelta comportamentale.



Le donne saranno contente di sapere che è uno degli alimenti più consigliati per una dieta atta ad eliminare i liquidi in eccesso, ma non solo nel dettaglio gli asparagi contengono
(per 100 gr) :
18-22 kcal
0,22 gr di grassi
2.4 gr di proteine
92,63 gr di acqua
calcio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, rame, zinco e selenio
86 mcg di acido folico
vitamine A, complesso B (quasi tutte), carotene beta, luteina, C se consumato crudo
folati
quasi tutti gli aminoacidi in piccola quantità

L’analisi degli aminoacidi degli asparagi fa risaltare il ruolo nutrizionale di questi vegetali primaverili che sembrano creati da madre natura per contribuire a produrre e conservare energia e vitalità all’organismo umano dopo il lungo periodo invernale.

La grande quantità di eterosidi solforati e oli essenziali (cioè zolfo) a livello terapeutico si traduce in un’azione antinfiammatoria, cardiotonica, ipotensiva, espettorante, diuretica, antidiabetica e antiparassitaria.

Più in particolare l’asparago contiene anche saponine, polifenoli e elevate quantità di minerali, soprattutto potassio, che lo rendono particolarmente interessante contro i problemi di ritenzione idrica, in forza della sua eccellente azione diuretica.

Dato il loro alto contenuto di potassio, gli asparagi rappresentano un alimento molto utile al cuore e ai muscoli in generale; degno di considerazione il loro effetto diuretico a causa del rapporto potassio/azoto molto elevato e dell'asparagina, che oltretutto è responsabile del forte odore penetrante. 

Gli asparagi sono inoltre ipocalorici e apportano una quantità equilibrata di vitamine e sali minerali all'organismo che sono pressochè indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cuore.

Sono più ricchi di fibra rispetto a molti altri ortaggi e possono quindi essere un alimento che può venirci in aiuto in caso di diete dimagranti anche perchè la sua assunzione aumenta in breve tempo il senso di sazietà.

Contengono glutatione, un composto detosifficante che aiuta ad abbattere le sostanze cancerogene e gli altri composti nocivi come i radicali liberi. Il consumo di asparagi può aiutare la prevenzione di determinate forme di cancro, come quello alle ossa, seno, colon, laringe, e il cancro ai polmoni.

Gli antiossidanti proteggono dall’invecchiamento cellulare. Aiutano il cervello a combattere il declino cognitivo. Come le verdure verdi in generale, gli asparagi contengono acido folico, che lavora con la vitamina B12 che si trova comunemente nel pesce, carne e latte per aiutare a prevenire danni cognitivi.

Il beta-carotene dotato di una forte azione anti-ossidante e protettiva contro i radicali liberi dell’ossigeno che si formano nei mitocondri durante le reazioni biochimiche che portano alla produzione di energia.

E’ un alimento indicato a chi fa sport per le sue benefiche azioni biochimiche nel metabolismo cellulare e nel favorire l’eliminazione di azoto attraverso il rene.


Attenzione

Seppure i pregi siano numerosi, gli asparagi contengono un elevato apporto di acidi urici, che rischiano di aggravare, qualora siano già presenti, alcuni disturbi, quali la gotta, le cistiti, le prostatiti, le calcolosi renali, l’osteoartrite e altre malattie osteoarticolari.
Gli acidi urici, prodotti dalla decomposizione di alcune sostanze (nominate “purine” e presenti in molti alimenti quali fegato, rognone, cuore, aringa, sgombro e acciuga), possono indurre una acidificazione metabolica che costituirebbe il terreno ideale per l’insorgenza di numerosi disturbi.
Allo scopo pertanto di evitare di incorrere in spiacevoli effetti collaterali (causati appunto dall’eccessivo accumulo di urati), è buona norma assicurarsi una adeguata e variata alimentazione ricca in magnesio (presente in alte quantità nel farro quindi perfetta la ricetta del mio post precedente) e vitamina C (ma noi non ce ne preoccupiamo più di tanto visto che abbiamo imparato ad utilizzare il limone quotidianamente).

Curiosità
Nella medicina popolare è stato tradizionalmente sfruttato come drenante renale, epatico e bronchiale, ma anche come antinfiammatorio della milza. Per questo motivo nell’ambito della medicina popolare era di largo utilizzo il famoso sciroppo diuretico (o anche il fatto in casa decotto) alle cinque radici, molto usato fino ad alcuni anni fa, costituito da finocchio, rusco, prezzemolo, sedano selvatico e, appunto, radice di asparago.

L’arginina (contenuta in dosi notevoli negli asparagi) ha anche un suo ruolo specifico nella spermatogenesi : partecipa alla sintesi della spermina nel maschio adulto. Una carenza di arginina può condurre ad una diminuzione della spermatogenesi.

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